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Seine-Maritime: un attivista di estrema sinistra arrestato nei pressi di un sito della SNCF. Ombre sull’Iran
Un attivista del movimento di estrema sinistra è stato arrestato domenica in una sede SNCF a Oissel (Seine-Maritime), come riportato lunedì da una fonte della polizia. Secondo una fonte vicina alle indagini, l’uomo è stato posto in custodia dalla polizia a Rouen.
Come scrive Le Parisien nel suo veicolo sono state trovate “chiavi di accesso ai locali tecnici della SNCF”, “pinze affilate”, un “mazzo di chiavi universali”, oltre a materiale legato all’estrema sinistra, ha aggiunto la stessa fonte. L’attivista aveva anche in suo possesso l’opera di Romain Huët “La vertigine della rivolta: dalla ZAD ai gilet gialli” (Éditions PUF). Questo arresto arriva dopo una serie di sabotaggi che hanno colpito venerdì diversi siti della SNCF, provocando notevoli disagi al traffico ferroviario. Il modus operandi è tipico dell’estrema sinistra, ha ricordato lunedì mattina il ministro dell’Interno Gérald Darmanin a France 2, annunciando che la polizia aveva identificato “diversi profili di persone che avrebbero potuto essere coinvolte in questi sabotaggi”. L’indagine “sta procedendo molto bene e individueremo i responsabili”, ha aggiunto.
Un’operazione “ben organizzata”. Nella notte tra giovedì e venerdì, i cavi in fibra ottica situati vicino ai binari, responsabili della trasmissione delle informazioni di sicurezza per i macchinisti (semafori rossi, scambi, ecc.), sono stati tagliati e incendiati in vari punti della rete delle linee TGV. Si è trattato di un’operazione “ben preparata”, orchestrata dalla “stessa struttura”, secondo una fonte vicina alle indagini. Il sabotaggio è avvenuto poche ore prima della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici, quando molti viaggiatori avevano programmato di raggiungere la capitale o di partire per le vacanze, causando un enorme caos nelle stazioni venerdì mattina presto.
Attacchi di questo tipo alla rete ferroviaria francese non sono un fenomeno nuovo. Nell’aprile 2023, un incendio doloso nella regione delle Landes ha compromesso i cavi di controllo del segnalamento su una linea ferroviaria, causando notevoli disagi al traffico ferroviario nel sud-ovest della Francia. Nel gennaio 2023, un attacco incendiario a una cassetta dei segnali nel cuore della notte ha distrutto circa 600 cavi a Vaires-sur-Marne, paralizzando il traffico alla stazione di Parigi Est per due giorni. I danni sono avvenuti nel contesto delle proteste contro la riforma delle pensioni.
Nel giugno 2021, anche i cavi di segnalazione sulla linea ad alta velocità del Mediterraneo nella regione della Drôme sono stati incendiati, causando ingenti ritardi sulla tratta Parigi-Marsiglia. In Germania, nel settembre 2023, un incendio doloso di cavi elettrici nei pressi dei binari ha provocato seri disagi al traffico ferroviario nel nord del Paese. La polizia ha descritto l’evento come “politicamente motivato”; una lettera anonima pubblicata sul sito di estrema sinistra Indymedia ha rivendicato la responsabilità, sostenendo che il “sabotaggio” era stato attuato per protestare contro “lo sfruttamento neo-coloniale e l’estrazione di risorse naturali che stanno devastando il pianeta”.
Ma è davvero possibile che questi eco-terroristi facciano tutto da soli? Difficile crederci e secondo fonti investigative consultate da chi scrive « si stanno approfondendo i legami di alcuni leader di questi gruppi estremisti con l’Iran e la Russia» che hanno tutto l’interesse a creare il caos. A questo proposito il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha contattato giovedì scorso il suo omologo francese con un messaggio solenne: “Abbiamo informazioni di intelligence che indicano che agenti iraniani e altri gruppi terroristici stanno pianificando di colpire i membri della delegazione israeliana e i turisti israeliani”. In una nota diplomatica al ministro degli Esteri francese Stéphane Séjourné, Katz ha sottolineato la crescente preoccupazione di Israele per le valutazioni dell’intelligence che suggerirebbero che agenti iraniani e altre organizzazioni terroristiche intendono lanciare attacchi contro atleti olimpici e visitatori israeliani durante i Giochi.
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