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Scatta “l’Allerta Charlie” nelle basi americane d’Europa. “Minaccia credibile di attentati”
«Una minaccia credibile è in corso contro il personale militare americano in Europa». Questo allarme, diffuso dall’intelligence, ha portato sabato all’innalzamento del livello di sicurezza di tutte le basi statunitensi nel continente, Italia compresa: ora è scattata “l’allerta Charlie”, un livello sotto il Delta, che indica un rischio specifico per determinate strutture.
Le origini e la natura delle informazioni che hanno provocato l’innalzamento delle misure di sicurezza non sono state rivelate. Sembra che il pericolo non sia legato al conflitto ucraino, ma piuttosto a segnalazioni di terrorismo jihadista: è possibile che ci sia una connessione con l’imminente Festa dell’Indipendenza del prossimo 4 luglio. Ai soldati, aviatori e marinai è stato raccomandato di non uscire dalle basi in uniforme, mentre ai loro familiari è stata suggerita massima cautela nei movimenti all’esterno. Questo vale dal Baltico al Mediterraneo, dove le attività programmate dei reparti saranno modificate per ridurre il rischio di atti ostili.
Era da circa dieci anni che non scattava “l’allerta Charlie” nelle basi: gli ultimi allarmi risalivano all’offensiva dell’Isis contro le città europee, seminando morte a Nizza, Parigi, Bruxelles, Berlino e Barcellona. Ora c’è il timore che i terroristi islamisti possano tornare a colpire. Tutte le intelligence occidentali hanno notato un aumento degli appelli diffusi dalle varie formazioni, vicine all’Isis o ad Al Qaeda, che invitano ad attaccare gli israeliani e le Olimpiadi di Parigi, che inizieranno il prossimo 26 luglio. Il portavoce dello Us European Command ha spiegato alla Cnn che “si esamina continuamente una serie di fattori che contribuiscono alla sicurezza della comunità dei militari statunitensi all’estero. Nell’ambito di questo impegno, spesso adottiamo ulteriori misure di protezione, che preferiamo non rendere note”.
Tra le infrastrutture dove è stata aumentata la vigilanza ci sono il quartier generale di Stoccarda e l’aeroporto di Aviano (Pordenone), dove sono custodite anche testate nucleari tattiche. Lo stesso è accaduto nelle caserme dell’Us Army di Rheinland-Pfalz, che controllano anche i reparti in Bulgaria e Romania, e nella base dell’Us Air Force di Ramstein: due siti con il maggior numero di militari americani del continente. A Stoccarda e in altre di queste cittadelle, che ospitano anche le famiglie dei soldati, ci sarà una riduzione dei servizi: l’accesso alle installazioni sarà limitato « al personale necessario », escludendo parte dei lavoratori locali delle mense, negozi e centri sportivi.
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