Mattino della Domenica 5.02.2023
Congo sotto inchiesta
Ottobre nero, testimonianza viva della tragedia
Il volume è una testimonianza viva della tragedia che ha investito Israele prima e la Striscia di Gaza dopo, a opera dei terroristi di Hamas. Non è un’esegesi dell’eterno confitto tra due mondi, tra israeliani e palestinesi, tra ebrei e musulmani, tra due popoli che si contendono una terra che entrambi considerano casa loro.
Il pregio di queste pagine è non cercare di affibbiare colpe o ragioni che rimandano alla notte dei tempi. Ma qualche distinzione questo libro comunque la fa. Il titolo stesso, Ottobre nero, richiama volutamente a Settembre nero, l’organizzazione terroristica palestinese degli anni Settanta, responsabile di dirottamenti aerei e attentati culminati con la strage di 11 atleti israeliani nel 1972 alle olimpiadi di Monaco di Baviera.
Perché si può star certi di una cosa: se le emozioni sono certamente forti e l’orrore di quanto osservato sin qui è sotto gli occhi di tutti, vale la pena ricordare come la sortita di Hamas s’inserisca in una già lunga e nota serie di episodi di sangue che la collocano a tutti gli effetti nella casella delle organizzazioni terroristiche. Un terrorismo che si è fatto dittatura, una dittatura che vuole farsi Stato. E da qui non si scappa. Ecco. Ottobre nero è essenzialmente una rigorosa ricostruzione dei fatti. Perché, come scriveva Piero Ottone nel decalogo del giornalista, «non dire mai che l’obiettività non esiste. È l’alibi di chi vuole raccontare palle»